BLOCKCHAIN
ACADEMY

• Modulo 1: Introduzione all’Ethical Hacking e Penetration Testing

  • Durata: 2.5 ore
  • Obiettivi:
    • Comprendere i fondamenti dell’ethical hacking e il ruolo del penetration tester.
    • Esplorare il ciclo di vita di un test di penetrazione.
    • Apprendere le differenze tra penetration testing black box, white box e gray box.
  • Contenuti:
    • Panoramica del penetration testing: obiettivi e metodologia.
    • Aspetti legali e compliance dell’ethical hacking (GDPR, norme ISO).
    • Strumenti essenziali per ethical hacking (Kali Linux, Nmap, Wireshark).
    • Definizione di vulnerabilità, minacce e rischi.
    • Use Case: Esempi di penetration testing per settori diversi (bancario, sanitario).
  • Esercitazione: Configurazione di un ambiente di test utilizzando una macchina virtuale Kali Linux.

  ---

  Modulo 2: Ricognizione, Scansione e Analisi delle Vulnerabilità

  • Durata: 3 ore
  • Obiettivi:
    • Apprendere come raccogliere informazioni sui target tramite tecniche di ricognizione attiva e passiva.
    • Utilizzare strumenti di scansione per rilevare porte, servizi e vulnerabilità.
    • Analizzare i risultati delle scansioni per identificare potenziali punti deboli.
  • Contenuti:
    • Tecniche di ricognizione passiva (Google Dorking, OSINT) e attiva (ping sweep, DNS enumeration).
    • Utilizzo di Nmap per la scansione delle porte e il rilevamento dei servizi.
    • Strumenti di analisi delle vulnerabilità (Nessus, OpenVAS, Nikto).
    • Introduzione al fingerprinting dei sistemi operativi e delle applicazioni.
    • Mitigazione dei rischi di ricognizione e scansione.
  • Esercitazione: Scansione e analisi di una rete di test utilizzando Nmap e Nessus.

  ---

  Modulo 3: Tecniche di Exploitation e Accesso Non Autorizzato

  • Durata: 2.5 ore
  • Obiettivi:
    • Imparare come sfruttare vulnerabilità note per ottenere accesso non autorizzato a sistemi e applicazioni.
    • Utilizzare exploit pubblici e personalizzati per penetrare nei sistemi target.
    • Capire come proteggere i sistemi dalle tecniche di exploitation.
  • Contenuti:
    • Introduzione agli exploit: tipi (buffer overflow, injection, privilege escalation).
    • Utilizzo di Metasploit Framework per eseguire exploit.
    • Tecniche di post-exploitation: persistenza, raccolta di credenziali, movimenti laterali.
    • Best practice per la prevenzione degli attacchi di exploitation.
    • Use Case: Dimostrazione di un attacco tramite SQL Injection.
  • Esercitazione: Utilizzo di Metasploit per eseguire un exploit su una macchina vulnerabile.

  ---

  Modulo 4: Reporting, Mitigazione delle Vulnerabilità e Best Practice

  • Durata: 2 ore
  • Obiettivi:
    • Documentare i risultati di un penetration test e produrre un report professionale.
    • Fornire raccomandazioni di sicurezza per mitigare le vulnerabilità identificate.
    • Apprendere le best practice per migliorare la postura di sicurezza di un’organizzazione.
  • Contenuti:
    • Strutturare un report di penetration testing: dettagli tecnici, impatto, priorità.
    • Tecniche di mitigazione: patch management, hardening dei sistemi, monitoraggio continuo.
    • Strategie per prevenire attacchi futuri (Zero Trust, segmentazione della rete).
    • Certificazioni rilevanti per avanzare nel campo dell’ethical hacking (CEH, OSCP).
    • Use Case: Esempio di reporting e discussione su come comunicare i rischi ai dirigenti.
  • Esercitazione: Redazione di un report di penetration test basato sui risultati ottenuti durante le esercitazioni.

  ---

  Certificazione Finale

  Al termine del corso, i partecipanti riceveranno un attestato di partecipazione e, previa superamento di un test finale, una certificazione LutinX – tramite BBadges – che attesta le competenze acquisite nell’ethical hacking e penetration testing.

• Modulo 1: Fondamenti di Cybersecurity Incident Response

  • Durata: 2.5 ore
  • Obiettivi:
    • Comprendere il ciclo di vita della risposta agli incidenti di sicurezza informatica.
    • Familiarizzare con i ruoli e le responsabilità di un team di Incident Response (IR).
    • Conoscere i principi di base della gestione degli incidenti e i quadri di riferimento (es. NIST).
  • Contenuti:
    • Introduzione alla gestione degli incidenti di cybersecurity: definizioni e obiettivi.
    • Fasi della risposta agli incidenti: preparazione, identificazione, contenimento, eradicazione, recupero, e lezioni apprese.
    • Creazione di un Incident Response Plan (IRP).
    • Strumenti chiave: SIEM (Security Information and Event Management), IDS/IPS (Intrusion Detection/Prevention Systems).
    • Use Case: Esempio di gestione di un attacco ransomware.
  • Esercitazione: Configurazione di un piano di risposta agli incidenti per una piccola azienda.

  ---

  Modulo 2: Identificazione e Analisi degli Incidenti

  • Durata: 3 ore
  • Obiettivi:
    • Apprendere le tecniche di rilevamento degli incidenti e l’uso di strumenti di monitoraggio.
    • Analizzare i log di sistema, i registri di rete e gli eventi per individuare attività sospette.
    • Comprendere le metodologie per l’analisi forense e la raccolta delle prove.
  • Contenuti:
    • Identificazione degli indicatori di compromissione (IoC) e tecniche di rilevamento precoce.
    • Analisi dei log di sistema e rete (es. Syslog, Firewall, SIEM).
    • Introduzione all’analisi forense digitale: raccolta, preservazione e analisi delle prove.
    • Strumenti: Wireshark, Splunk, ELK Stack, Volatility.
    • Use Case: Analisi di un attacco DDoS e rilevamento di attività anomale.
  • Esercitazione: Eseguire un’analisi dei log utilizzando Wireshark per rilevare un’intrusione.

  ---

  Modulo 3: Contenimento, Eradicazione e Recupero

  • Durata: 2.5 ore
  • Obiettivi:
    • Sviluppare strategie di contenimento degli incidenti per minimizzare i danni.
    • Apprendere le tecniche per rimuovere completamente le minacce dai sistemi compromessi.
    • Gestire la fase di recupero e riportare i sistemi alla normalità senza lasciare vulnerabilità residue.
  • Contenuti:
    • Strategie di contenimento a breve e lungo termine (isolamento di sistemi, spegnimento di server).
    • Eradicazione: rimozione di malware, trojan e rootkit.
    • Fase di recupero: ripristino dei sistemi e verifica dell’integrità.
    • Procedure per il backup e disaster recovery in caso di incidenti gravi.
    • Use Case: Contenimento di una violazione di dati su una rete aziendale.
  • Esercitazione: Creazione di un piano di recupero in seguito a un attacco di phishing.

  ---

  Modulo 4: Reporting, Miglioramento Continuo e Lezioni Apprese

  • Durata: 2 ore
  • Obiettivi:
    • Documentare gli incidenti di sicurezza e produrre report dettagliati per il management.
    • Implementare un processo di miglioramento continuo basato sulle lezioni apprese.
    • Apprendere le best practice per prevenire futuri incidenti.
  • Contenuti:
    • Tecniche di reporting: come comunicare l’impatto degli incidenti ai dirigenti.
    • Analisi post-incident e lezioni apprese per migliorare la postura di sicurezza.
    • Sviluppo di procedure di prevenzione basate sugli incidenti precedenti.
    • Strumenti per l’automazione della risposta agli incidenti (SOAR – Security Orchestration, Automation, and Response).
    • Use Case: Redazione di un report post-incident e discussione di soluzioni preventive.
  • Esercitazione: Creare un report dettagliato di un incidente simulato e presentare le raccomandazioni al team di gestione.

  ---

  Certificazione Finale

  Al termine del corso, i partecipanti riceveranno un attestato di partecipazione e, previa superamento di un test finale, una certificazione LutinX – tramite BBadges – che attesta le competenze acquisite nella gestione della risposta agli incidenti di cybersecurity.

Modulo 1: Introduzione alla Sicurezza dei Sistemi IoT

• Durata: 2.5 ore
• Obiettivi:
  • Comprendere le caratteristiche e le sfide della sicurezza dei sistemi IoT.
  • Identificare le vulnerabilità tipiche nei dispositivi IoT e nelle architetture IoT.
  • Familiarizzare con le principali normative e standard di sicurezza IoT.
• Contenuti:
  • Cos’è l’IoT e come funziona: architettura, protocolli e comunicazione tra dispositivi.
  • Le sfide di sicurezza nell’IoT: limitate risorse hardware, mancanza di aggiornamenti, mancanza di sicurezza integrata.
  • Introduzione agli standard di sicurezza IoT (es. IoT Cybersecurity Improvement Act, ETSI EN 303 645).
  • Use Case: Rischi derivanti dall’uso di dispositivi IoT vulnerabili in ambienti domestici e aziendali.
• Esercitazione: Identificazione delle vulnerabilità comuni in un dispositivo IoT (ad esempio, smart speaker o fotocamera IP).

Modulo 2: Tecniche di Sicurezza e Protezione per Dispositivi IoT

• Durata: 3 ore
• Obiettivi:
  • Apprendere le tecniche di protezione per i dispositivi IoT, dalla progettazione alla gestione operativa.
  • Implementare soluzioni di crittografia e autenticazione per i dispositivi IoT.
  • Implementare aggiornamenti e patching sicuri per i dispositivi IoT.
• Contenuti:
  • Progettazione sicura dei dispositivi IoT: principi di sicurezza e best practice nella fase di sviluppo.
  • Autenticazione sicura nei dispositivi IoT: uso di password complesse, autenticazione a più fattori (MFA).
  • Crittografia dei dati: protezione dei dati in transito (TLS) e a riposo (AES).
  • Aggiornamenti e patching sicuri: come gestire gli aggiornamenti in ambienti IoT.
  • Use Case: Protezione di un dispositivo IoT da un attacco MITM (Man-in-the-Middle).
• Esercitazione: Configurazione di una connessione sicura su un dispositivo IoT usando TLS e crittografia AES.

Modulo 3: Monitoraggio, Gestione delle Minacce e Incident Response nell’IoT

• Durata: 2.5 ore
• Obiettivi:
  • Apprendere come monitorare i dispositivi IoT per rilevare comportamenti sospetti.
  • Sviluppare tecniche di risposta agli incidenti specifiche per l’IoT.
  • Gestire minacce specifiche per i sistemi IoT e proteggere la rete IoT aziendale.
• Contenuti:
  • Monitoraggio continuo dei dispositivi IoT: utilizzo di strumenti per il rilevamento di anomalie e vulnerabilità.
  • Threat hunting e rilevamento delle minacce: tecniche per identificare attacchi come DDoS, botnet, attacchi fisici ai dispositivi.
  • Incident Response nell’IoT: gestione degli incidenti legati ai dispositivi IoT, isolamento dei dispositivi compromessi.
  • Use Case: Simulazione di un attacco a una rete IoT aziendale con malware che sfrutta una vulnerabilità di un dispositivo.
• Esercitazione: Utilizzo di uno strumento di monitoraggio (es. Wireshark o Zabbix) per rilevare attività sospette in un sistema IoT.

Modulo 4: Best Practice per la Sicurezza della Rete IoT e la Protezione dei Dati

• Durata: 2 ore
• Obiettivi:
  • Implementare best practice per la protezione della rete IoT.
  • Apprendere come isolare i dispositivi IoT per evitare che diventino un punto di ingresso per attacchi.
  • Gestire la protezione dei dati sensibili generati dai dispositivi IoT.
• Contenuti:
  • Segmentazione della rete: creare reti separate per i dispositivi IoT per minimizzare il rischio di attacchi laterali.
  • Firewalls e VPN per i dispositivi IoT: uso di tecnologie per la protezione della rete.
  • Protezione dei dati generati dai dispositivi IoT: crittografia dei dati sensibili e gestione della privacy.
  • Best Practice per la protezione della privacy dei consumatori: conformità al GDPR e altre normative di protezione dei dati.
  • Use Case: Gestione della sicurezza in una smart home o in un’industria con dispositivi IoT.
• Esercitazione: Configurazione di una rete isolata per dispositivi IoT e implementazione di politiche di accesso basate sui ruoli.

Certificazione Finale

Modulo 1: Introduzione al Modello di Sicurezza Zero Trust

• Durata: 2.5 ore
• Obiettivi:
  • Comprendere i principi fondamentali della sicurezza Zero Trust.
  • Analizzare i vantaggi e le sfide dell’implementazione di Zero Trust nelle architetture aziendali.
  • Esplorare i principali concetti legati all’autenticazione, autorizzazione e segmentazione della rete.
• Contenuti:
  • Cos’è Zero Trust? La filosofia di “non fidarsi mai, verificare sempre”.
  • I 5 principi base di Zero Trust: verifica continua, autenticazione forte, accesso minimo, segmentazione della rete e monitoraggio.
  • Le differenze tra il tradizionale modello di sicurezza perimetrale e Zero Trust.
  • Impatti e benefici di Zero Trust sulla sicurezza aziendale.
  • Use Case: Implementazione di Zero Trust in una rete aziendale tradizionale.
• Esercitazione: Analisi dei modelli di accesso e sicurezza in un’azienda che implementa Zero Trust.

Modulo 2: Architettura Zero Trust: Componenti e Strumenti Essenziali

• Durata: 3 ore
• Obiettivi:
  • Apprendere le principali componenti tecnologiche di un’architettura Zero Trust.
  • Conoscere i protocolli e gli strumenti necessari per l’implementazione (Autenticazione, Autorizzazione, Microsegmentazione, etc.).
  • Esplorare i concetti di accesso condizionale e gestione delle identità.
• Contenuti:
  • Le componenti di un’architettura Zero Trust: microsegmentazione, gestione delle identità, accesso condizionale, monitoraggio continuo.
  • Tecnologie abilitanti per Zero Trust: Identity and Access Management (IAM), Multi-Factor Authentication (MFA), Virtual Private Networks (VPN) sicure, e Software Defined Perimeter (SDP).
  • Introduzione alla segmentazione della rete: come segmentare in modo dinamico la rete aziendale per ridurre la superficie di attacco.
  • Soluzioni di visibilità e monitoraggio: gestione dei log, SIEM, e analisi comportamentale.
  • Use Case: Utilizzo di MFA e IAM per una gestione sicura dell’accesso alle risorse aziendali.
• Esercitazione: Configurazione di una soluzione di accesso condizionale e segmentazione della rete per una piccola azienda.

Modulo 3: Implementazione di Zero Trust nelle Architetture Aziendali

• Durata: 3 ore
• Obiettivi:
  • Comprendere il processo di implementazione di Zero Trust nelle architetture aziendali, passo dopo passo.
  • Identificare le sfide operative nell’adozione di Zero Trust e come superarle.
  • Apprendere come eseguire una valutazione di sicurezza e progettare un piano di migrazione verso Zero Trust.
• Contenuti:
  • Fasi di implementazione di Zero Trust: pianificazione, progettazione, integrazione, e monitoraggio.
  • Analisi e mappatura dei flussi di lavoro aziendali e risorse da proteggere.
  • Esecuzione di una valutazione del rischio e della vulnerabilità pre-implementazione.
  • Strategie per superare le sfide di implementazione: resistenza al cambiamento, costi, compatibilità con tecnologie legacy.
  • Use Case: Progettazione di una strategia Zero Trust per un’azienda globale con sedi in diverse regioni.
• Esercitazione: Progettazione e pianificazione di un piano di implementazione Zero Trust per un caso aziendale simulato.

Modulo 4: Monitoraggio, Gestione e Ottimizzazione in Zero Trust

• Durata: 2.5 ore
• Obiettivi:
  • Apprendere come monitorare e ottimizzare continuamente un’infrastruttura Zero Trust.
  • Comprendere come rispondere agli incidenti di sicurezza in un ambiente Zero Trust.
  • Analizzare le best practice per la gestione delle identità e l’automazione dei processi di sicurezza.
• Contenuti:
  • Monitoraggio continuo in un modello Zero Trust: rilevamento delle anomalie, audit dei comportamenti, e gestione degli incidenti.
  • Best practice per la gestione delle identità e accessi (Identity Governance and Administration – IGA).
  • Automazione delle politiche di sicurezza: come implementare politiche di accesso in tempo reale basate su rischi.
  • Ottimizzazione e miglioramento continuo: feedback dai dati di monitoraggio e adattamento delle politiche di sicurezza.
  • Use Case: Risposta a un incidente di sicurezza in un ambiente Zero Trust e analisi post-incidente.
• Esercitazione: Simulazione di un attacco in un ambiente Zero Trust e gestione dell’incidente attraverso il monitoraggio e la risposta automatizzata.

Certificazione Finale